Mal di primavera, stanchezza da primavera, sindrome della stanchezza primaverile: tanti i nomi possibili per un disturbo molto comune in questo preciso periodo dell’anno, quello in cui passiamo dal letargo invernale al risveglio del corpo nei mesi che precedono l’estate. Chiamatelo come preferite, ma il concetto non cambia: il cambio di stagione che stiamo vivendo, caratterizzato dall’allungamento delle giornate e dall’aumento delle temperature, porta sempre con sé alcune conseguenze fisiologiche. Ansia, nervosismo e insonnia, difficoltà ad addormentarsi e conseguente grande stanchezza che perdura durante tutto il giorno.
È sicuramente colpa del cambiamento climatico e della fatica che il nostro corpo fa ad adattarsi: l’alterazione di melatonina e serotonina, legata all’alternanza tra luce e buio, rende fisiologicamente complicato il passaggio dall’inverno alla primavera. Niente di grave, per carità, piano piano il corpo si abitua: l’orologio biologico interno -che si adatta alle varie fasi del giorno, regolando funzioni ormonali, alternanza di sonno e veglia, temperatura corporea, frequenza cardiaca e il metabolismo- presto si regolerà al nuovo ritmo circadiano primaverile, ma alcune persone faticano più di altre, con sintomi che possono davvero influire sulla qualità della vita, come emicrania, malumore persistente, diminuzione dell’appetito e astenia intensa.
Più colpite le donne
Studi statistici hanno accertato che il “mal di primavera” colpisce oltre l’85% degli italiani, di tutte le fasce d’età, ma sono in particolare le donne a risentire maggiormente dei suoi diversi sintomi. In più la situazione peggiora per chi vive in condizioni di stress intenso o in coloro che abitualmente soffrono già di insonnia. Anche le persone allergiche, in particolare colpite da forme di allergia primaverili, sono più soggette al “mal di primavera”.
Come contrastare il problema? Il consiglio numero 1 è lavorare sugli stili di vita: l’attività fisica, per esempio, aiuta a migliorare l’umore, allentare lo stress e il benessere generale dell’organismo. Anche l’alimentazione svolge un ruolo importante: soprattutto in questo periodo sulle nostre tavole non devono mancare le vitamine e, in particolare, quelle del gruppo B, fonte di energie che l’organismo sfrutta per le sue funzioni quotidiane. La contengono in dosi soddisfacenti le uova, il pesce, i cereali integrali e la frutta secca. La vitamina C, poi, è un potente antistanchezza, quindi sì a spremute e altri alimenti che la contengono.
Non dimentichiamo, poi, l’alleato strategico per tutta una serie di problematiche di salute: mantenere corretti livelli di idratazione fa sempre bene, quindi beviamo molto, acqua soprattutto, ma anche centrifugati di frutta e verdura, che oltre a dissetare ci aiutano a fare il pieno di vitamine.
Infine, se è vero che non esiste un farmaco contro la stanchezza primaverile, in farmacia sono tanti i nutriceutici e gli integratori alimentari che possono darci una mano in questo passaggio: rivolgetevi al vostro farmacista, raccontategli come vi sentite e come vorreste sentirvi e siamo certi che saprà aiutarvi a individuare il prodotto più indicato per voi, per aiutarvi ad affrontare in serenità il cambio stagionale di queste settimane.